VIALE REDI COLPITA AL CUORE, DI NOTTE E SENZA PREAVVISO
Viale Redi, Firenze. Durante la notte tra il 3 e il 4 giugno, approfittando del giorno previsto per la pulizia della strada di viale Redi e del ponte del 2 giugno, e senza preavviso, hanno abbattuto i 17 pini sani, che da tempo erano stati destinati al taglio per il cosiddetto progetto di “riqualificazione del viale” in spregio al fatto che molti cittadini, associazioni, comitati locali e anche alcuni esponenti politici avevano denunciato il danno
derivante dall’abbattimento dei pini. Viale Redi ha subito con violenza uno stravolgimento sia del suo paesaggio, sia del suo ambiente, e non solo: è stata colpita anche la salute degli abitanti del quartiere e di tutti i cittadini fiorentini.
Quello che è mancato, negli ultimi anni, è una vera manutenzione degli alberi, e nel caso dei pini di viale Redi, il problema non sono le radici ma i pozzetti.
Sono ormai un ricordo i giardinieri comunali, che con il loro lavoro certosino curavano il verde pubblico urbano, per la salute e per l’ecosistema, in aree ormai molto compromesse dalla cementificazione selvaggia.
I pini sono tra le specie arboree più importanti per contrastare l’inquinamento atmosferico, i più resistenti alla siccità e i più idonei ad immunizzare le vie respiratorie contro infezioni virali, sono alberi che apportano un grande beneficio per rinfrescare l’aria d’estate e contrastare l’aumento dell’anidride carbonica.
I cittadini hanno presidiato per quattro notti, durante il mese di maggio, i pini di viale Redi, considerati un bene della collettività, per salvaguardare, difendere e tutelare la salute di tutti e il corridoio ecologico del viale. Anche questa volta non sono state ascoltate le voci delle associazioni che si sono opposte strenuamente a questi tagli, non vi è stato un dialogo e un confronto serio sulla gestione del verde urbano e di questi alberi così preziosi.
Mario Bencivenni di Italia Nostra ha più volte denunciato la mancata manutenzione ordinaria dei pozzetti e dei portavia delle acque meteoriche perché il vero problema non è l’apparato radicale dei pini, come sostiene l’amministrazione. Sempre Bencivenni ha sottolineato come nel «progetto di riqualificazione non è spiegato né documentato l’effetto positivo in termini ecosistemici di questo intervento … dimostrino che questa sistemazione non provoca aumento di isole di calore, aumento dell’inquinamento atmosferico del particolato…siccome tutto questo non è dimostrato, chiediamo ancora una volta che non si deve continuare in questo progetto».
Questi ulteriori tagli denunciano una situazione allarmante in cui l’amministrazione non tiene conto del punto di vista dei cittadini e delle associazioni, nonostante la narrazione “ambientalista” del comune sul pericolo dei cambiamenti climatici e del contrasto all’aumento dell’anidride carbonica; ancora una volta ci troviamo davanti alla barbarie dei tagli di alberi sani in aree urbane, così utili per la mitigazione climatica, la qualità dell’aria e la salute ambientale.
L’abbattimento dei pini di viale Redi non è un caso isolato, ma rientra in un programma di sterminio dei pini cittadini, accompagnato da una narrativa pregiudiziale che non tiene conto delle alternative di riqualificazione conservativa dei pini realizzata con successo da altri Comuni (vedi Trieste), a minor costo.
Ci chiediamo, a questo punto, quale sarà la prossima strage di alberi sempreverdi sani ad alto fusto!
Ci opponiamo a ogni futuro taglio di alberi sani e chiediamo a gran voce di ascoltare il parere dei cittadini, delle associazioni e di molti esperti che denunciano questi scempi, sulla base (anche) di una adeguata documentazione scientifica. L’abbattimento dei pini in viale Redi, come di altri pini sani a motivo di riqualificazione, apre un vulnus democratico difficile da risanare. Negli ultimi anni peraltro abbiamo assistito ad abbattimenti di alberi in città in periodi estivi, magari intorno al 15 agosto, oppure durante festività.
Perché agire di notte e senza preavviso? Certamente per evadere le proteste e il dissenso verso la gestione del Verde pubblico, che è cresciuto negli anni di fronte all’operato, sempre meno condiviso, dell’amministrazione comunale.
Al riguardo segnaliamo l’importante Convegno tenutosi a Poggibonsi il 25 febbraio, dal titolo “Alberi in città, alleati da salvare”, evento accreditato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Siena
visibile dalla pagina Facebook di Toscana Chianti Ambiente e di Atto Primo Salute Ambiente Cultura: https://fb.watch/kZMQTPejqe/
Firme
Italia Nostra
Atto Primo Salute Ambiente Cultura ODV
Gruppo Rete Toscana per la difesa del verde pubblico
Comitato per la Tutela degli alberi di Sesto Fiorentino