LA MONTAGNA VA IN CITTÀ
Veglia no stop in Piazza Santissima Annunziata a Firenze dalle ore 16.30
in attesa della sentenza TAR Toscana (19 dicembre)
sul ricorso contro l’impianto eolico industriale “Monte Giogo di Villore”,
che si vuole installare sui fragili crinali dell’Appennino fra Vicchio e Dicomano
di seguito il Comunicato Stampa del comitato Tutela Crinale Mugellano (Crinali Liberi)
L’Appennino è la spina dorsale dell’Italia Spezzarla condanna l’ambiente
Il 19 dicembre il TAR Toscana si pronuncerà sul Ricorso al Progetto eolico industriale “Monte Giogo di Villore” che prevede l’installazione di 7 aero-generatori sui crinali appenninici mugellani fra i Comuni di Vicchio (Fi) e Dicomano (Fi). È ormai palese come, ammaliando il popolo con il pretesto della “pubblica utilità”, oggi al grido di “salviamo il pianeta!”, il più sfrenato neoliberismo capitalista stia allungando le sue grinfie sui veri beni comuni – beni dei quali ciascun essere umano è beneficiario e custode per diritto naturale, come l’aria, l’acqua, il suolo, le foreste, riducendoli a merce o sacrificandoli a boriose logiche di profitto. Il Mugello conosce da secoli la rapacità dei potenti, basti ricordare i lavori per l’Alta Velocità ferroviaria, che hanno prodotto un danno ambientale di circa 741 milioni di euro: abbandono di materiali inquinanti, 83 km di fiumi essiccati o ridotti di portata, prosciugate 37 sorgenti e 5 acquedotti. I crinali appenninici di Monte Giogo di Villore, territori di rispetto, sono situati nel corridoio ecologico del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi; polmone verde, casa di fauna protetta e a rischio di estinzione tra cui aquila reale, salamandra, gambero e pipistrello, ricca di fonti e corsi di acqua. Nulla tornerebbe come prima, nel caso sette gigantesche torri eoliche giungessero a svettare sul crinale decapitato del Giogo di Villore, superbe quanto inutili, dopo aver espropriato terreni, allargato strade, riprofilato versanti, raso al suolo e cementificato ettari su ettari di boschi secolari e marronete produttive, derubato flora e fauna del loro habitat, seppellito sentieri amati da camminatori di tutto il mondo, estinto sorgenti, scavato chilometri di elettrodotto, per giunta in una zona ad alto rischio sismico e idrogeologico, il che incrementa il rischio intrinseco di incendio e crollo delle strutture stesse. Una ben pesante eredità che i nostri figli dovranno tra non molto dismettere e smaltire in modi tuttora sconosciuti. Il tutto progettato a tavolino da una multi-utility a suo esclusivo vantaggio. Abbiamo appena visto gli effetti della mancata manutenzione, dell’incuria e dello sfruttamento del suolo, a maggio in Romagna e a novembre in Toscana, con danni a stento calcolabili.
La nostra vuole essere una ferma opposizione a tutte le decisioni calate dall’alto, scisse dai bisogni reali e dalle dinamiche sociali, il cui scopo è concentrare ricchezza nelle tasche di pochi estranei. L’Appennino è la spina dorsale dell’Italia. Fare scempio dell’Appennino serve a piegare la schiena delle popolazioni animali, vegetali, umane.
Il Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani (CTCM) – Crinali Liberi propone per il giorno 18 Dicembre una veglia dalle ore 16.30 in Piazza Santissima Annunziata – Firenze sino al giorno 19, giorno del presidio davanti al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), via Ricasoli, 40 in contemporanea al pronunciamento della sentenza relativa al ricorso. Durante la veglia sono previsti musica, interventi teatrali, banchini informativi e mostre fotografiche, cibo e vino, e interventi aperti.
Adesso è arrivato il momento di essere presenti tutti quanti! Adesso è arrivato il momento di stare insieme per difendere i crinali.
Venite. Venite. Venite!
Ci vediamo lì.
Comunicato stampa uscito su La Nazione Firenze 12 dicembre 2023
alcuni interventi:
👉interventi di Paolo Chiappe e di Atto Primo Salute Ambiente Cultura
👉alcuni momenti della manifestazione dal canale dei Crinali Liberi