Rispondiamo in merito alla civetta del 9 luglio 2021, in cui si annunciava la necessità della vaccinazione per il rientro a scuola.
L’associazione Atto Primo Salute Ambiente Cultura vuole chiarire che a livello governativo non è stato votato nessun atto legislativo che obblighi gli studenti e gli operatori scolastici alla vaccinazione per il rientro a scuola. Nell’ultimo periodo abbiamo notato comportamenti e prese di posizione da parte dei sindaci completamente estranee alle direttive ministeriali, soprattutto in campo sanitario. È vero che i sindaci sono i garanti della salute pubblica, ma qui stiamo assistendo a forti iniziative autonome e soprattutto legate all’ambito dei vaccini e delle vaccinazioni nelle scuole, ignorando completamente la moratoria della vaccinazione covid19 ai bambini e adolescenti sottoscritta da migliaia di operatori sanitari e centinaia medici tra cui anche pediatri, lanciata dalla Rete Sostenibilità e Salute https://www. sostenibilitaesalute.org/rete- sostenibilita-e-salute- vaccino-covid-ai-bambini- moratoria-subito/
Con tanto di bibliografia scientifica a sostegno, in cui viene sconsigliata la vaccinazione a bambini e adolescenti. Non possiamo parlare di campagna vaccinale senza una equilibrata informazione sui rischi, soprattutto per questa parte di popolazione! È importante anche ricordare quanto sia fondamentale lasciare la libertà di scelta, soprattutto per vaccini ancora sperimentali, come hanno più volte ribadito i sanitari che hanno scelto di non vaccinarsi, facendo riferimento al principio di precauzione per questa tipologia di vaccini. Il titolo della civetta sembra negare la possibilità di una libera scelta da parte dei soggetti interessati, invece non esiste nessun obbligo! Qual è il “rischio accettabile” (legge 210/ 92) per sottoporsi a questi trattamenti sanitari nel rispetto dell’art. 2 della nostra Costituzione? Per concludere, vorremmo chiedere ai sindaci che fanno appello alla vaccinazione per il rientro a scuola, senza una norma ministeriale, se lo fanno per il principio di precauzione, perché se così fosse come mai continuano a sostenere politiche ambientali in cui questo principio non viene tenuto presente? Ci riferiamo ad esempio alle politiche dei rifiuti, ai pesticidi, all’elettrosmog, all’inquinamento dell’aria da pm10 e così via…
Associazione Atto Primo Salute Ambiente Cultura ODV