COME AFFRONTIAMO IL TEMA ELETTROSMOG –
LA POSIZIONE DI ATTO PRIMO

Atto Primo Salute Ambiente Cultura da anni si batte per difendere i valori di attenzione (o limiti di esposizione prolungata), al campo elettrico di 6V/m misurati in 6 minuti, come stabilito originariamente dal Regolamento 381/1998, attuativo dalla Legge n. 249/1997 (legge Maccanico, art. 1 comma 6 lett. a) n. 15) e successivamente confermato dalla legge 36/2001.

Inoltre, abbiamo chiesto e chiediamo ai Comuni di approvare criteri per il corretto insediamento delle antenne e per la minimizzazione delle esposizioni, con l’adozione del Regolamento di cui all’art. 8 comma 6 della stessa legge 36, coerentemente con il principio di minimizzazione, che è più stringente del principio di precauzione (entrambi i principi citati per la prima volta nella legge 36/2001). Ciò per evitare il far west elettromagnetico. Chiediamo che le ARPA, per formulare i Pareri sui progetti di nuovi impianti fissi ricetrasmittenti o di loro modifiche, prendano in considerazione le misurazioni del campo di fondo e che vengano fatte misurazioni puntuali. Chiediamo, altresì, che il SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) rinunci al suo criterio illegittimo e pericoloso di ridurre i valori di esposizione al campo elettrico, calcolati per l’accertamento della compatibilità degli impianti 5G con i limiti di legge, di un fattore radice di 10; in questo modo il SNPA abbassa i livelli effettivi misurati per alzare di fatto, di 10 volte, i limiti di esposizione al campo elettromagnetico fissati per legge! Tale pratica, malamente giustificata da un approccio alla protezione delle radiazioni contrario al principio di precauzione, perché fondato sul pregiudizio che il loro unico effetto sia termico, appare in danno dell’ambiente e della popolazione, che il SNPA a parole vorrebbe proteggere, ma sacrifica in favore della lobby delle società telefoniche, generando sfiducia nelle istituzioni. Le posizioni di Atto Primo si possono approfondire con la lettera-diffida che fu inviata ai comuni toscani nel 2019 (https://www.attoprimo.org/richiesta-di-applicazione-del-principio-di-minimizzazione-inviata-ai-comuni-della-toscana/), nonché con le comunicazioni che la Rete 6×6, di cui Atto Primo è attiva e convinta promotrice, ha pubblicato sul Fattoquotidiano (https://www.attoprimo.org/la-camera-mantenga-il-tetto-di-6-volt-metro/), grazie anche alle donazioni ricevute da alcune associazioni della Rete e singoli sostenitori, e che ha indirizzato ai Parlamentari lo scorso Autunno (https://www.attoprimo.org/il-governo-e-i-partiti-pensino-alla-nostra-salute/) e ai Presidenti di Regione, il mese scorso:

Prof. Livio Giuliani,

padre dei 6V/m e consulente scientifico per Atto Primo salute ambiente cultura

 

vignetta elettrosmog
vignetta elettrosmog
Subscribe
Notificami
guest

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments