MONTE GIOGO DI VILLORE
DIFENDIAMO LA BIODIVERSITÀ
E L’ECOSISTEMA SOTTO ATTACCO
DALL’IMPIANTO EOLICO INDUSTRIALE
Un giorno di sole di questo fine gennaio ci avviamo su per il Sentiero 18 che da Villore porta al Bivacco Pian dei laghi, sui crinali del Monte Giogo di Villore.
Un percorso molto amato dai camminatori, dagli appassionati di mountain bike e dagli escursionisti, perché porta al Sentiero 00 Italia, GEA e al Sentiero E1 Europa.
È possibile lasciare la macchina fin dove lo sterrato lo consente, e procedere per un’ora e mezzo circa, altrimenti è necessaria una jeep per arrivare al ripetitore.
Salendo verso il crinale, oltre alla bellezza dei luoghi, alle belle marronete, ai panorami mozzafiato, colpisce però il degrado anticipato del Sentiero, che più avanti era stato già dissestato dai mezzi dei tagli boschivi dello scorso inverno, prima delle prove di carotaggio per l’eolico, allargato ai lati con abbattimento di alberi e sbancato.
Adesso sono state realizzate ampie curve con presenza anche di pietrisco.
Salendo verso il Monte Giogo di Villore, il terreno si fa fangoso e la viabilità diventa impraticabile, mountain bike e camminatori devono rinunciare per la difficoltà nel procedere.
Nello slargo, dove permane ormai da anni un mezzo meccanico dismesso e un grande fusto dell’ENI abbandonato per terra, una catasta di tronchi e un mezzo meccanico con le catene.
Camminando oltre, sulla sinistra, un grande cartello giallo, ci avverte di Lavori forestali in corso.
Giunti al ripetitore di Porcellecchi, proprio sopra la bellissima marroneta del Solstretto, un mucchio di cartelle stratigrafiche di plastica e materiali di prove di carotaggio per l’impianto industriale eolico giacciono a terra, dall’estate scorsa, abbandonate nella vegetazione; si devia a destra dove il bellissimo e conosciuto torrente del Solstretto, prima naturale, è stato la scorsa estate intubato nella plastica.
Il torrente del Solstretto scorre attraverso le marronete fin giù a Villore, alimenta l’acquedotto comunale di Vicchio, ospita importanti specie di crostacei come il gambero autoctono Austropotamobius pallipes e specie di anfibi, protetti da Direttive Comunitarie e Regionali quali la Salamandra salamandra , la Salamandra perspicillata e la Rana italica, come attestano recenti ricerche condotte da esperti collaboratori del Parco Nazionale Foreste Casentinesi e dell’Università di Firenze.
Presso il torrente del Solstretto è stato avvistato con fototrappola lo scorso 2 gennaio un bellissimo esemplare dell’elusivo Gatto selvatico, riconosciuto e identificato come fenotipo C2 Felis silvestris silvestris dal Museo Naturale della Maremma preposto al Coordinamento degli avvistamenti di questa specifica specie protetta.
In questi territori, recenti sopralluoghi di esperti di chirotteri hanno attestato la presenza di pipistrelli protetti dalla Direttiva Habitat Allegato II, quali colonie di Barbastella barbastellus, Myotis emarginatus, Rhinolophus Hipposideros e altri che fanno del Monte Giogo di Villore Corella un’area a maggior diversità chirotterologica che presenta caratteristiche tali da poter richiedere la designazione a Zona Speciale di Conservazione.
Siamo adesso al Sentiero 16 dove da mesi tubi di cemento sparpagliati giacciono abbandonati a fianco del torrente intubato.
Riprendendo il Sentiero 18 in direzione la Colla, degradato anch’esso dal passaggio di mezzi pesanti e sbancato, si aprono panorami stupendi dei crinali e del magnifico massiccio del Monte Falterona e del Monte Falco; sulla destra altri siti dove in mezzo alla vegetazione si trovano mucchi di cartelle di plastica e detriti da prove di carotaggio abbandonati.
Il Sentiero passa attraverso una splendida faggeta e, incredibile agli occhi, appare il Rifugio Pian dei Laghi, come una fiaba, innevato, bivacco che accoglie per un riparo, un tavolo e le panche per una sosta, per chi camminerà oltre, verso il Sentiero Europa E1 ammirando dai crinali spettacoli vertiginosi.
Sabato 17 Febbraio anche il CAI di Firenze, di Forlì e di Faenza percorreranno insieme in Escursione questi Sentieri, in tutela dei crinali del Monte Giogo di Villore Giogo di Corella contro il Progetto di eolico industriale autorizzato dalla Regione Toscana; ci auguriamo che fino ad allora ed anche dopo, questi territori non siano trattati come delle discariche, ma salvaguardati e protetti, per la ricca biodiversità degli ecosistemi naturali ivi presenti e per la bellezza dei paesaggi appenninici mugellani che li contraddistingue.
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